L’apprezzamento della bellezza e dell’eccellenza, si riferisce alla capacità di trovare e riconoscere il piacere nell’esistenza di cose belle o buone nel mondo fisico e sociale.

Il miracolo non è quello di camminare sulle acque, ma di camminare sulla terra verde nel momento presente e d’apprezzare la bellezza e la pace che sono disponibili ora.

Thich Nhat Hanh

Secondo il modello Potenzialità Equilibrate, i suoi diversi livelli di manifestazione sono descritti come segue: 

  • Molto presente (MP)
  • In equilibrio (EQ)
  • Poco presente (PP)

Tradizioni teoriche di apprezzamento della bellezza, si trovano soprattutto nell’estetica dell’antica Grecia e nelle tradizioni religiose, dove la loro esperienza viene confrontata con la percezione dell’opera di Dio. In psicologia, è stata la psicologia umanistica ad iniziare a prestare attenzione ai benefici emotivi delle esperienze estetiche.

Haidt e Keltner (2004) propongono che esistono tre diversi domini che si prestano a rilevare la “bontà” e che ogni dominio, produrrebbe un diverso tipo di emozione dalla cosiddetta categoria delle emozioni auto-trascendenti:

(a) Bellezza fisica (soprattutto visiva, ma anche uditiva) – stupore;
(b) La manifestazione di abilità o talenti speciali – ammirazione;
(c) Osservanza delle virtù e bontà morale – elevazione.

A seconda dell’origine della nostra esperienza di bellezza percepita, sperimenteremo una gamma più ampia diemozioni positive, qualcosa che è particolarmente importante ricordare se vogliamo migliorare l’ABE nel tempo.

Ma cosa ci fa provare qualcosa di buono o bello?

Bergeron e Lopes (2012) suggeriscono che sono necessarie tre componenti per generare un’esperienza estetica:

(1) un’attribuzione e una valutazione positiva dell’oggetto; 
(2) un’esperienza affettiva in cui lo stimolo è sentito e assaporato/vissuto pienamente;  
(3) la semantica dimensionale dove acquisisce un certo significato. 

Tuttavia, non tutte le componenti devono essere presenti per un’esperienza estetica, poiché è possibile osservare anche esperienze miste, come quando un contenuto potenzialmente disgustoso o scioccante viene visualizzato in un’opera d’arte in modo visivamente accattivante (ad esempio nel surrealismo). Possiamo dunque sfruttare le tre componenti individuate da Bergeron e Lopes, per generare domande potenzianti che ci consentono di esplorare l’esperienza estetica e trarre conclusioni per la creazione di linee guida o piani d’azione.

Esempi: 

1. Quando un obiettivo o un’esperienza ti sembrano belli, quali attributi ha di solito? C’è una tematica o un contesto comune? 
2. Di cosa hai bisogno per permetterti di provare ed assaporare questo tipo di esperienza? o quali barriere potrebbero verificarsi che ti impediscono di sentire e assaporare le belle esperienze che sono alla tua portata?
3. Quando vedi qualcosa di bello o interessante, cosa significa per te? Cosa ti trasmette? Che significato ha? 

Ricordiamoci che l’Apprezzamento della Bellezza è uno dei punti di forza legati al piacere, alle emozioni positive, alla ricettività e all’apertura.

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